mercoledì 1 aprile 2009

Il ruolo del software e le reti piccolo mondo

Una volta il ruolo del software era quello di fare da interfaccia tra uomo e macchina, oggi il ruolo del software è quello di fare da interfaccia tra uomo e uomo.

I blog, le chat, wikipedia, facebook, flicker, myspace... permettono di condividere e discutere.

Non serve software centrato sui documenti da produrre (documenti e lettere, presentazioni, fogli di calcolo per la contabilità) ma centrato sulla comunicazione della persona inserita in un gruppo.

Un gruppo che non può essere troppo grande perché altrimenti la comunicazione diventa unidirezionale (da uno a molti). Un gruppo che deve essere di dimensioni piccole per una vera comunicazione bidirezionale (da molti a molti).

Nel caso intermedio, quando il gruppo è di dimensioni medie, di solito si crea un sottogruppo più piccolo, il nocciolo duro, che si fa carico di controllare... e che permettere al gruppo stesso di continuare ad esistere. Il software deve facilitare la creazione di un tale sottogruppo di controllo o di diversi sottogruppi più piccoli. Entrare nel sottogruppo di controllo deve essere abbastanza difficile, e il sottogruppo di controllo deve avere i mezzi per esercitare la propria autorità.

Nonostante la rete sia divisa in piccoli gruppi resta comunque ben interconnessa perché è in stile piccolo mondo. Queste reti sono costituite da piccoli gruppi in cui tutti sono connessi con tutti con legami stretti. Ciascuno però oltre ai legami stretti ha anche uno o due legami laschi, deboli e con persone lontane che fanno parte di altri gruppi. Questo permette di essere collegati tutti con tutti con non più di sei gradi di separazione.

Nelle reti piccolo mondo esiste anche un altro tipo di persone che invece di avere tanti legami stretti (e uno/due laschi) hanno solo molti legami laschi. Sono il crecevia che abbrevia parecchio la distanza fra due persone qualsiasi.